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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 04.10.2019 – N. 37/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI 4 GIORNI [-0,8€C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,7 % PER LA BENZINA E PER IL 58,0 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,3 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di CALO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO UN MASSIMO 0,8 CENT /LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana dal giovedì precedente 26/09 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è FORTEMENTE DIMINUITO con una variazione di -4,66 euro/barile [ossia dai 57,36 ai 52,70 euro/barile, con una media di 54,50 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN MODERATO DEPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,0924 dollari per euro contro la media di 1,1000 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SCESA di -2,2 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,461 a 0,439 euro/litro, con una media settimanale di 0,452] e SCESA di -0,7 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,414 a 0,407 euro/litro con una media settimanale di 0,411] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI -2,7 E DI -0,9 CENT/ LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 26 settembre SONO variati di -0,2 cent/litro per la benzina e di -0,3 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a -0,3 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a -0,3 cent/litro e pari a -0,3 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,3), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a ZERO cent/litro per la benzina ed a -0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A -1,3 cent/litro per la benzina ed a -1,3 cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti pari a sempre –1,3]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -2,7 cent/litro per il gasolio e -0,9 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono rimasti aumentati di circa +1,1 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni di venerdì 20 settembre [«PREZZI TENDENZIALMENTE IN MODERATO CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,3 CENT/LITRO IN MENO»] sono state sostanzialmente confermate,  in quanto, nei primi 4 giorni della settimana, ossia da giovedì 26/09, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, DIMINUITI per la benzina di -0,2 cent/litro e di -0,3 per il gasolio [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a -0,3 cent /litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self sono DIMINUITI per la benzina di -0,3 cent /litro e di -0,2 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,2 cent/litro], nella modalità “servito sono DIMINUITI per la benzina di -0,1 cent/litro e di -0,1 per il gasolio, [media ponderale tra i due prodotti ancora pari a -0,1 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliatirisulta pari a -0,5 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 29,7/ 32,0 cent/litro in modalità “servito” e di 13,2/16,5 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 4 settembre 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -0,2 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +3,3 cent/litro e di +1,1 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +2,1 cent/litro per la benzina e di +2,5 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – AL MASSIMO ENTRO 0,8 CENT/LITRO IN MENO.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 30 settembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,7 cent/litro per la benzina e +20,5 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,3] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,71 % e per il 58,03 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 30 SETTEMBRE 2019 SIA LA BENZINA CHE IL GASOLIO HANNO IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 25 settembre all’1 ottobre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,5 cent/litro [tra un minimo di 10,2 per la modalità “self” (10,0 per la benzina e 10,3 per il gasolio) ed un massimo di 15,2 per la modalità “servito” (14,0 per la benzina e 15,5 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,3 cent/litro [tra un minimo di 13,0 per modalità “self” (12,8 per la benzina e 13,0 per il gasolio) ed un massimo di 30,3 per modalità “servito” (28,5 per la benzina e 30,7 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di -+0,1 cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di -0,5 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 18 settembre al 24 settembre [+11,4 cent/litro su rete “colorata” e +17,8 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 25 settembre all’1 ottobre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,8 cent/litro (16,5 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,7 cent/litro (18,3 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 18 settembre al 24 settembre, rispettivamente, i valori erano +9,9 e +10,8 cent/litro); quello del metano è più alto di 7,4 cent/litro (7,5 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 8,2 cent/litro (8,4 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 18 settembre al 24 settembre, rispettivamente, i valori erano +7,7 e +8,7 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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