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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 11.10.2019 – N. 38/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI 4 GIORNI [-0,5€C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,8 % PER LA BENZINA E PER IL 58,1 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,4 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di CALO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO UN MASSIMO 0,5 CENT /LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana dal giovedì precedente 03/10 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è LIEVEMENTE AUMENTATO con una variazione di +0,88 euro/barile [ossia dai 52,70 ai 53,58 euro/barile, con una media di 53,20 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN MODERATO APPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,0990 dollari per euro contro la media di 1,0924 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +1,0 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,439 a 0,449 euro/litro, con una media settimanale di 0,450] e SCESA di -1,1 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,407 a 0,396 euro/litro con una media settimanale di 0,404] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +1,2 E DI -1,3 CENT/ LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 3 ottobre  SONO variati di -0,6 cent/litro per la benzina e di -0,5 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a -0,5 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a -0,6 cent/litro e pari a -0,6 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,6), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,6 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,6), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A ZERO cent/litro per la benzina ed a ZERO cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a ZERO]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +1,2 cent/litro per il gasolio e -1,3 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono rimasti aumentati di circa +1,1 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni di venerdì 20 settembre [«PREZZI TENDENZIALMENTE IN CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – AL MASSIMO ENTRO 0,8 CENT/LITRO IN MENO»] sono state sostanzialmente confermate, ma in misura dimezzata,  in quanto, nei primi 4 giorni della settimana, ossia da giovedì 03/10, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, DIMINUITI per la benzina di -0,4 cent/litro e di -0,3 per il gasolio [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a -0,3 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self sono DIMINUITI per la benzina di -0,4 cent /litro e di -0,4 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,4 cent /litro], nella modalità “servito sono DIMINUITI per la benzina di -0,3 cent/ litro e di -0,4 per il gasolio, [media ponderale tra i due prodotti ancora pari a -0,4 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliatirisulta pari a ZERO cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 30,8/ 32,6 cent/litro in modalità “servito” e di 14,2/17,0 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dall’11 settembre 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -2,6 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di -1,5 cent/litro e di -2,0 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +1,3 cent/litro per la benzina e di +1,6 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – AL MASSIMO ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN MENO.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 7 ottobre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,7 cent/litro per la benzina e +20,6 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,4] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,82 % e per il 58,13 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 7 OTTOBRE 2019 IL GASOLIO HA IL SECONDO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 2 ottobre all’8 ottobre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,2 cent/litro [tra un minimo di 10,0 per la modalità “self” (9,8 per la benzina e 10,0 per il gasolio) ed un massimo di 15,1 per la modalità “servito” (13,8 per la benzina e 15,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 16,8 cent/litro [tra un minimo di 12,5 per modalità “self” (12,4 per la benzina e 12,5 per il gasolio) ed un massimo di 29,9 per modalità “servito” (28,0 per la benzina e 30,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di -0,3 cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di -0,5 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 25 settembre all’1 ottobre [+11,5 cent/litro su rete “colorata” e +17,3 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 2 ottobre all’8 ottobre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,7 cent/litro (16,3 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,7 cent/litro (18,2 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 25 settembre all’1 ottobre, rispettivamente, i valori erano +9,8 e +10,7 cent/litro); quello del metano è più alto di 6,7 cent/litro (6,8 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 7,5 cent/litro (7,7 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 25 settembre all’1 ottobre, rispettivamente, i valori erano +7,4 e +8,2 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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