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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 20.12.2019 – N. 47/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN AUMENTO I PROSSIMI 4 GIORNI [+0,5 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,9 % PER LA BENZINA E PER IL 58,2 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 20,8 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi quattro giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 12/12 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +2,20 euro/barile [ossia dai 57,65 ai 59,85 euro/barile, con una media di 59,04 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN APPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,1152 dollari per euro contro la media di 1,1092 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è AUMENTATA di +2,1 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,451 a 0,472 euro/litro, con una media settimanale pari a 0,464] e SALITA di +1,8 cent/litro per la benzina [ovvero da euro/litro 0,397 a 0,415 con una media settimanale di 0,407] E, CON IVA, LE VARIAZIONI DEI PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, PARI A +2,6 ED A +2,2 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 12 dicembre SONO variati di -0,3 cent/litro per la benzina e di -0,2 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a -0,2 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a -0,1 cent/litro e pari a ZERO cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a ZERO), e per la modalità “servito, la variazione è pari a -0,4 cent/litro per la benzina ed a -0,4 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari ancora a -0,4), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A +0,3 cent/litro per la benzina ed a +0,3 cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a +0,3]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +2,6 cent /litro per il gasolio e +2,2 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate alle quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono diminuiti di qualche millesimo /litro rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni di venerdì scorso [“PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – ALMENO IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,3 CENT LITRO IN MENO OD IN PIÙ”], sono state confermate in quanto nei primi quattro giorni i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 12 dicembre SONO variati di -0,2 cent/litro per la benzina e di -0,2 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a -0,2 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a -0,1 cent/litro e pari a -0,1 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,1), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a -0,2 cent/litro per la benzina ed a -0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A ZERO cent/litro sia per la benzina che per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari ancora a ZERO].

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 29,5/ 32,7 cent/litro in modalità “servito” e di 12,8/16,8 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 20 novembre 2019], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +2,7 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +1,2 cent/litro e di +4,0 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +0,3 cent/litro per la benzina e di +0,4 anche per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – ALMENO IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 16 dicembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,1 cent/litro per la benzina e +20,1 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +20,8] e le imposte hanno inciso in settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,94 % e per il 58,21 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 16 DICEMBRE 2019 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dall’11 dicembre al 17 dicembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,5 cent/litro [tra un minimo di 10,1 per la modalità “self” (9,9 per la benzina e 10,1 per il gasolio) ed un massimo di 15,9 per la modalità “servito” (14,4 per la benzina e 16,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,2 cent/litro [tra un minimo di 12,7 per modalità “self” (12,6 per la benzina e 12,7 per il gasolio) ed un massimo di 30,8 per modalità “servito” (28,7 per la benzina e 31,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,2 cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di -0,1 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 4 dicembre al 10 dicembre [+ 11,3 cent /litro su rete “colorata” e +17,3 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dall’11 dicembre al 17 dicembre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,5 cent/litro (15,7 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,3 cent/litro (17,2 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 4 dicembre al 10 dicembre, rispettivamente, i valori erano pari a +9,8 e +10,7 cent/litro); quello del metano è più alto di 7,8 cent/litro (7,9 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 8,7 cent/litro (8,9 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 4 dicembre al 10 dicembre, rispettivamente, i valori erano pari a +7,9 e +8,6 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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