FIGISC – Smartphone

LA RETE DISTRIBUTIVA: UNA “FOTOGRAFIA”

Poiché ritorna attuale il tema della “ristrutturazione della rete” appare opportuno aggiornare lo stato di consistenza della medesima, con riferimento sia ai numeri che agli assetti.

I dati che di seguito sono esposti corrispondono ad una situazione “cristallizzata” ai numeri che riporta l’Osservatorio prezzi carburanti del MiSE in una data abbastanza recente (per la precisione quella del 22 settembre 2020).

A quella data il numero dei punti vendita risulta essere in totale di 23.855 (ivi comprese le aree di servizio autostradali e gli impianti che erogano, ad esempio, solo metano).

La “fotografia” elaborata da FIGISC suddivide la rete tra operatori tradizionali che espongono un marchio petrolifero (siano impianti in proprietà delle compagnie petrolifere, come in proprietà di retisti in regime di convenzionamento per il marchio ed il prodotto, tra cui, a titolo di esempio figura ESSO, ancorché “spacchettata” tra vari retisti) ed operatori indipendenti, tra i quali figurano sia reti a marchio proprio (a loro volta distinte per classi dimensionali), sia reti riferibili alla grande distribuzione organizzata, sia ad operatori senza marchio (le così dette “pompe bianche”).

Intanto, il primo numero importante è dato dalla dimensione nella rete delle due categorie in precedenza individuate: i punti vendita a marchio petrolifero sono 17.060, pari al 71,52 % della rete totale, mentre quelli riferibili agli indipendenti sono 6.795, ossia il 28,48 % del totale.

LA RETE DISTRIBUTIVA DEI PUNTI VENDITA CARBURANTI 22.09.2020

 

Marchi PV % petroliferi % totale
api ip 4.764 27,92% 19,97%
agip eni 4.505 26,41% 18,88%
q8 2.972 17,42% 12,46%
esso 2.663 15,61% 11,16%
tamoil 1.528 8,96% 6,41%
totalerg 284 1,66% 1,19%
repsol 283 1,66% 1,19%
lukoil 36 0,21% 0,15%
ies 24 0,14% 0,10%
shell 1 0,01% 0,00%
petroliferi 17.060 100,00% 71,52%
indipendenti 6.795 28,48%
totale 23.855 100,00%

Nell’ambito dei punti vendita a marchio petrolifero si piazza al primo posto API IP, con 4.764 unità (il 27,92 % di questo segmento di rete, il 19,97 % della rete totale), seguita da AGIP ENI (4.505 pv, il 26,41 % della rete a marchio petrolifero, il 18,88 % della rete totale), Q8 (2.972 pv, il 17,42 % della rete a marchio petrolifero, il 12,46 % della rete totale), ESSO (2.663 pv, il 15,61 % della rete a marchio petrolifero, il 11,16 % della rete totale) e TAMOIL (con 1.528 pv, l’8,96 % della rete a marchio petrolifero, il 6,41 % della rete totale); questi cinque marchi costituiscono il 96,32 % della rete a marchio petrolifero ed il 68,88 % della rete totale, mentre ulteriori 628 p.v. residuano tra TotalErg, Repsol, Ies e Lukoil.

Un esame specifico merita il segmento di rete degli operatori indipendenti: a parte il gruppone indifferenziato delle “pompe bianche” che conta 3.604 pv (il 53,04 % degli indipendenti ed il 15,11 % dell’intera rete), gli altri operatori indipendenti sono stati suddivisi tra quelli riferibili alla grande distribuzione organizzata (5 operatori, con 149 pv, con una media di 29,8 pv/operatore, che conta una quota del 2,19 % dei pv indipendenti e lo 0,62 % della rete totale), e quelli riferibili a reti con proprio marchio di diversa classe dimensionale, per un numero di pv pari a 3.042 (il 44,77 % della rete indipendente ed il 12,75 % della rete totale).

GLI INDIPENDENTI NELLA RETE – PUNTI VENDITA

Tipologie indipendenti PV % indipendenti % totale
pompe bianche 3.604 53,04% 15,11%
reti maggiori > 100 PV 821 12,08% 3,44%
reti medie da 51 a 100 PV 757 11,14% 3,17%
reti piccole da 21 a 50 PV 617 9,08% 2,59%
microreti maggiori da 11 a 20 PV 342 5,03% 1,43%
microreti minori da 2 a 10 PV 445 6,55% 1,87%
grande distribuzione 149 2,19% 0,62%
monoimpianto 60 0,88% 0,25%
totale 6.795 100,00% 28,48%

La distinzione per classi dimensionali degli indipendenti a proprio marchio (esclusi quelli della GDO), è la seguente: le reti maggiori, con un numero di impianti superiore a 100 unità, contano 821 pv, con 5 operatori (media di 164,2 pv/operatore), pari al 12,08 % della rete indipendente ed al 3,44 % della rete totale, le reti medie, con un numero di impianti superiore a 50 e fino a 100 unità, contano 757 pv, con 10 operatori (media di 75,7 pv/operatore), pari al 11,14 % della rete indipendente ed al 3,17 % della rete totale, le reti piccole, con un numero di impianti superiore a 20 e fino a 50 unità, contano 617 pv, con 19 operatori (media di 32,5 pv/operatore), pari al 9,08 % della rete indipendente ed al 2,59 % della rete totale; sull’asta e sotto l’asta dei 20 pv per marchio proprio invece si distinguono: le microreti maggiori, con un numero di impianti superiore a 10 e fino a 20 unità, che contano 342 pv, con 23 operatori (media di 14,9 pv/operatore), pari al 5,03 % della rete indipendente ed all’1,43 % della rete totale, le microreti maggiori, con un numero di impianti superiore a 2 e fino a 10 unità, che contano 445 pv, con 92 operatori (media di 4,8 pv/operatore), pari al 6,55 % della rete indipendente ed all’1,87 % della rete totale, e, infine, quelli che si possono definire monoimpianto con marchio proprio, che contano 60 pv per altrettanti operatori, pari allo 0,88 % della rete indipendente ed allo 0,25 % dell’intera rete.

LA RETE NELLE REGIONI: I PUNTI VENDITA

Regioni Petroliferi No-logo Altri indip. Totale indip. Totale
Abruzzo 465 173 52 225 690
Basilicata 191 61 8 69 260
Calabria 647 98 45 143 790
Campania 1.243 637 146 783 2.026
Emilia Romagna 1.279 299 283 582 1.861
Friuli Venezia Giulia 452 24 65 89 541
Lazio 1.693 355 253 608 2.301
Liguria 426 31 93 124 550
Lombardia 2.403 318 390 708 3.111
Marche 552 142 110 252 804
Molise 111 47 25 72 183
Piemonte 1.441 184 277 461 1.902
Puglia 1.134 265 142 407 1.541
Sardegna 594 62 58 120 714
Sicilia 1.309 295 414 709 2.018
Toscana 1.261 181 208 389 1.650
Trentino Alto Adige 306 30 63 93 399
Umbria 344 66 65 131 475
Valle d’Aosta 60 6 17 23 83
Veneto 1.149 330 477 807 1.956
TOTALE 17.060 3.604 3.191 6.795 23.855

Salva l’indeterminatezza di stabilire “quanti” operatori effettivi siano attivi nel gruppone indistinto dei no-logo (le “pompe bianche”, insomma), si può ragionare sul numero ipotizzabile dei soggetti indipendenti, stimabili, a comprova della frammentazione estrema della rete (nonché di ogni ulteriore insistenza su altre “liberalizzazioni”), tra i 3.300 ed i 3.500.

Con un quadro di dettaglio riservato alle singole regioni italiane, si conferma che è il Veneto a contare il maggior numero di operatori indipendenti, con il 41,26 % tra indipendenti di marchio e “pompe bianche” (807 pv su 1.956 totali), contro il 58,74 % di punti vendita che espongono un marchio petrolifero (1.149 pv), e, su una media nazionale del 28,48 % di punti vendita indipendenti (15,11 % per le “pompe bianche”e 13,38 % per gli indipendenti con proprio marchio), oltre al Veneto si registra un numero di impianti di indipendenti superiore alla media nazionale anche – in ordine decrescente – in Molise (39,34 % della rete regionale, 72 pv su 183 totali), Campania (38,65 %, 783 pv su 2.026 totali), Sicilia (35,13 %, 709 pv su 2.018 totali), Abruzzo (32,61 %, 225 pv su 690 totali), Marche (31,34 %, 252 p.v. su 804 totali) ed Emilia Romagna (31,27 %, 582 pv su 1.861 totali). 

LA RETE NELLE REGIONI: LE PERCENTUALI PER TIPOLOGIA DI OPERATORI

Regioni % Petroliferi % No-logo % Altri indip. % Indip.
Abruzzo 67,39% 25,07% 7,54% 32,61%
Basilicata 73,46% 23,46% 3,08% 26,54%
Calabria 81,90% 12,41% 5,70% 18,10%
Campania 61,35% 31,44% 7,21% 38,65%
Emilia Romagna 68,73% 16,07% 15,21% 31,27%
Friuli Venezia Giulia 83,55% 4,44% 12,01% 16,45%
Lazio 73,58% 15,43% 11,00% 26,42%
Liguria 77,45% 5,64% 16,91% 22,55%
Lombardia 77,24% 10,22% 12,54% 22,76%
Marche 68,66% 17,66% 13,68% 31,34%
Molise 60,66% 25,68% 13,66% 39,34%
Piemonte 75,76% 9,67% 14,56% 24,24%
Puglia 73,59% 17,20% 9,21% 26,41%
Sardegna 83,19% 8,68% 8,12% 16,81%
Sicilia 64,87% 14,62% 20,52% 35,13%
Toscana 76,42% 10,97% 12,61% 23,58%
Trentino Alto Adige 76,69% 7,52% 15,79% 23,31%
Umbria 72,42% 13,89% 13,68% 27,58%
Valle d’Aosta 72,29% 7,23% 20,48% 27,71%
Veneto 58,74% 16,87% 24,39% 41,26%
TOTALE 71,52% 15,11% 13,38% 28,48%

La regione con il più elevato apporto di “pompe bianche – sia in numero di pv che in quota percentuale sulla rete – è la Campania con 637 unità, pari al 31,44 % della rete locale ed al 17,67 % dei no-logo di tutta Italia; mentre è il Veneto che presenta il maggior numero di operatori indipendenti con marchio proprio, con 477 pv, pari al 24,39 % della rete locale, seguito dalla Sicilia (414 pv e 20,52 % della rete locale) e dalla Lombardia (390 pv e 12,54 % della rete locale). Per contro, le regioni con una quota di pv dei marchi petroliferi superiore all’80 % della rete locale sono il Friuli Venezia Giulia (83,55 %), la Sardegna (83,19 %) e la Calabria (81,90 %).

Per macroaree, nelle regioni del Nord si contano 10.403 impianti, pari al 43,61 % della rete nazionale: di questi 7.516 sono di marchio petrolifero (72,25 % della rete della macroarea), 1.222 sono “pompe bianche” (11,75 %), 1.665 fanno capo ad indipendenti con marchio proprio (16,00 %), per un totale di operatori indipendenti di 2.887 pv (27,75 % della rete totale della macroarea); nelle regioni del Centro si contano 5.230 impianti, pari al 21,92 % della rete nazionale: di questi 3.850 sono di marchio petrolifero (73,61 % della rete della macroarea), 744 sono “pompe bianche” (14,23 %), 636 fanno capo ad indipendenti con marchio proprio (12,16 %), per un totale di operatori indipendenti di 1.380 pv (21,92 % della rete totale della macroarea); infine, nelle regioni del Sud ed Isole si contano 8.222 impianti, pari al 34,47 % della rete nazionale: di questi 5.694 sono di marchio petrolifero (69,25 % della rete della macroarea), 1.638 sono “pompe bianche” (19,92 %), 890 fanno capo ad indipendenti con marchio proprio (10,82 %), per un totale di operatori indipendenti di 2.528 pv (30,75 % della rete totale della macroarea).