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IP: FAIB, FEGICA E FIGISC RESPINGONO LA PROPOSTA AZIENDALE DI ACCORDO

Roma, 13 Maggio 2019

Spett.le Italiana Petroli SpA

Via Salaria 1322

00138 ROMA

alla c.a.: Ing. Daniele Bandiera

dott. Fabio Bonavita

dott. Simone Alfonsi

dott. Massimo Pagani

Egregi Signori,

abbiamo ricevuto la bozza/proposta di Accordo che ci avete inviato lo scorso 9 Maggio alla quale non riteniamo di poter aderire.

Come vi abbiamo rappresentato, a più riprese, nel vostro documento rimangono irrisolte questioni che riteniamo centrali per i Gestori della Italiana Petroli: questioni alle quali è stata ipotizzata -nella bozza/proposta- una risposta che non coglie l’essenza del grave stato di disagio (e sofferenza economica) della Categoria che opera sotto il Marchio di codesta Azienda.

Le problematiche che abbiamo segnalato, purtroppo, rimangono senza risposta nella formulazione che ci è stata inviata e che, a nostro parere, sono dirimenti per giungere ad un’intesa che sia da entrambi i soggetti giudicata praticabile.

Senza voler essere esaustivi – considerata la vastità dei temi che abbiamo posto alla vostra attenzione – la distanza fra le nostre proposte e le vostre “offerte” può ancora oggi essere misurata in “anni luce“: in sostanza avete solo proposto un’azione di maquillage dei trattamenti attuali, rinviando l’esame dei temi “caldi” sui quali, pure, avevamo formulato precise proposte. In primis al trattamento economico-normativo che dovrebbe essere riservato ai Gestori.

In sintesi – e riservandoci di implementare le osservazioni allegate ed i temi che, per brevità non possiamo esprimere compiutamente – le nostre proposte possono essere così sommariamente formalizzate:

  1. Margine unico minimo fra benzine e gasoli non inferiore a 55,00 Siva €/Klt., senza alcuna distinzione di modalità di vendita ed al netto delle incentivazioni sui prodotti “premium“;
  2. Differenziale fra prezzo di vendita in modalità servita e in modalità self, non superiore a 110,00 i.c. €/Klt. con ripartizione al 50% degli incrementi che tale differenziale dovesse subire nel corso del tempo;
  3. Incentivazione progressiva da riconoscersi al Gestore per le vendite effettuate in modalità servita, ove l’impianto sia dotato di doppia isola;
  4. Per il Gpl ed il metano dovrà essere corrisposto un margine minimo non inferiore a 65,00 Siva €/Klt.;
  5. Azzeramento del costo della carta di “fidelizzazione” fino alla rinegoziazione di un’Intesa che tenga conto dello “stravolgimento” e del ridimensionamento dell’offerta promozionale legata alla campagna sottoscritta con TotalErg;
  6. Riduzione del costo relativo alla gestione/movimentazione delle carta aziendali che dovrà risultare non superiore a 0,003 €/lt.. In merito a tale problematica andranno riconsiderati i tempi di riaccredito che non potranno essere superiori a due giorni lavorativi. Inoltre occorre rendere intelligibile tutta la movimentazione delle vendite effettuate con carte aziendali, con evidenza delle singole transazioni;
  7. Il riaccredito delle somme dovute dall’Azienda al Gestore per le transazioni con carte aziendali, buoni (elettronici e/o cartacei) dovrà avvenire – con specifica evidenza contabile – attraverso la diminuzione dell’importo della prima fattura carburanti emessa (trattandosi di somme già incassate dall’Azienda) dopo la maturazione del credito del Gestore;
  8. Semplificazione del sistema di fatturazione con abbandono del “prezzo di listino” a cui, a monte, viene effettuato uno “sconto” da parte dell’Azienda (spesso incomprensibile e comunque, nella sua variabilità, fuori della conoscenza del Gestore). In altre parole deve essere definito un “margine” unitario che sia semplice da comprendere e facile da ricostruire (senza inestricabili formule per determinare i conguagli);
  9. Ai Gestori degli impianti che vendono solo in modalità servita dovrà essere corrisposto un margine pari a quello per le vendite di Gpl e metano;
  10. I prezzi di vendita “raccomandati” ai Gestori dovranno essere equi e non discriminatori e comunque tali da consentire loro di competere sul mercato di riferimento;
  11. Riconsiderazione delle politiche relative agli impianti a “gestione diretta” e/o interamente automatizzati, per definire condizioni e tempi del loro riaffidamento a Gestori comodatari. Anche per evitare, sui prezzi, elementi di concorrenza infra-brand che penalizzano i Gestori “tradizionali“;
  12. Velocizzazione, rispettando quando già convenuto ed in attesa della definizione di nuove procedure specifiche, del rimborso dei cosiddetti “cali carburanti” regolarmente e puntualmente segnalati dai Gestori (e, quindi verificati/verificabili dall’Azienda anche in corso d’anno) con la sottolineatura che nessuna diminuzione del controvalore potrà essere effettuata unilateralmente dall’Azienda che, a sua volta, già gode di “un’esenzione d’imposta” – forfetariamente definita nel 3% del prodotto immesso al consumo – a ristoro dei cali di giacenza e movimentazione;
  13. Riconoscimento ai Gestori, quali “costi di sistema“, degli oneri derivanti dalla “gestione” degli strumenti metrici e dalla cosiddetta raccolta delle “acque di prima pioggia” e di tutti gli altri oneri che dovessero emergere;
  14. Costituzione di un “Organismo Bilaterale“, paritetico, fra le Parti cui affidare l’esame delle vertenze individuali ed i temi legati alla formazione ed informazione;
  15. Avvio della negoziazione per la definizione di nuovi contratti di fornitura/commissione da applicarsi su quella parte di viabilità ordinaria caratterizzata dalla complessità della gestione degli impianti.

Preso atto – attraverso la lettura del documento che ci è stato inviato – della volontà di codesta Azienda di perseguire obiettivi che non appaiono, al momento conciliabili con i problemi che abbiamo evidenziato (ed in sintesi appena riproposto), le scriventi si vedono costrette a spostare in sede ministeriale la vertenza (con la richiesta di apertura della vertenza collettiva) ed a programmare una mobilitazione straordinaria dei Gestori IP operanti sulla viabilità ordinaria che si concretizzerà con la proclamazione di una prima chiusura nazionale degli impianti.

Sono le gravi condizioni economiche (e l’incertezza per il futuro) in cui versano i Gestori IP che ci spingono a promuovere un’azione che è considerata, da tutti, indifferibile sopratutto perchè i continui rinvii ed il mancato rispetto degli impegni assunti ha ulteriormente peggiorato una situazione già sotto molti aspetti, fortemente compromessa.

Distinti saluti.

FAIB FEGICA FIGISC