FIGISC – Smartphone

METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 22.11.2019 – N. 43/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI ANCORA FERMI I PROSSIMI 4 GIORNI [-0,2/+0,2€C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 63,1 % PER LA BENZINA E PER IL 58,3 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,0 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di ANCORA RELATIVA STABILITÀ DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,2 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO: «Nel corso della settimana dal giovedì precedente 14/11 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +1,05 euro/barile [ossia dai 56,63 ai 57,68 euro/barile, con media di 56,55 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro QUASI STABILE [con media settimanale pari a 1,1056 dollari per euro contro la media di 1,1023 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SCESA di -0,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,452 a 0,447 euro/litro, con una media settimanale di 0,446] e SALITA di +1,5 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,410 a 0,425 euro/litro con una media settimanale di 0,414] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI -0,6 E DI +1,8 CENT /LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 14 novembre  SONO variati di ZERO cent/litro per la benzina e di -0,1 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a -0,1 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a ZERO cent/litro e pari a -0,1 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a -0,1), e per la modalità “servito, la variazione è pari a +0,1 cent /litro per la benzina ed a ZERO per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a ZERO), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A ZERO cent/litro per la benzina ed a ZERO cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a ZERO]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -0,6 cent/litro per il gasolio e +1,8 cent/litro per la benzina] non hanno avuto piena incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono stabili rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni di venerdì scorso [“PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,2 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO”], sono state confermate in quanto nei primi quattro giorni i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 14 novembre  SONO variati di ZERO cent/litro per la benzina e di ZERO cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a ZERO cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a ZERO cent/litro e pari a ZERO cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a ZERO), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a +0,1 cent/litro per la benzina ed a +0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A ZERO cent/litro per la benzina ed a ZERO cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a ZERO].

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 29,7/ 30,78 cent/litro in modalità “servito” e di 13,2/15,0 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 22 ottobre 2019], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +3,8 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +5,2 cent/litro e di +0,1 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -0,1 cent/litro per la benzina e di -0,1 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE ANCORA STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,2 CENT /LITRO IN PIÙ OD IN MENO.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 18 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,3 cent/litro per la benzina e +20,3 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,0] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 63,05 % e per il 58,34 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 18 NOVEMBRE 2019 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 13 novembre al 19 novembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,6 cent/litro [tra un minimo di 10,1 per la modalità “self” (9,9 per la benzina e 10,2 per il gasolio) ed un massimo di 15,9 per la modalità “servito” (14,6 per la benzina e 16,2 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,2 cent/litro [tra un minimo di 12,7 per modalità “self” (12,5 per la benzina e 12,8 per il gasolio) ed un massimo di 30,6 per modalità “servito” (28,6 per la benzina e 31,1 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di ZERO cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di -0,1 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana 6 novembre al 12 novembre [+ 11,6 cent/litro su rete “colorata” e +17,3 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 13 novembre al 19 novembre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,4 cent/litro (15,7 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,3 cent/litro (17,5 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana 6 novembre al 12 novembre, rispettivamente, i valori erano +9,7 e +10,6 cent/litro); quello del metano è più alto di 7,5 cent/litro (7,6 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 8,3 cent/litro (8,5 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana 6 novembre al 12 novembre, rispettivamente, i valori erano +7,0 e +7,8 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

Attachments