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METEO CARBURANTI. IL PREZZO CHE FA – N. 09 DEL 9 LUGLIO 2010

Prezzi carburanti. Squeri: “Probabili aumenti sotto il limite di 1 eurocent”

“Per la settimana che sta finendo, le variazioni del prezzo Italia dei carburanti sono state meno favorevoli al consumatore rispetto alle movimentazioni internazionali dei prodotti raffinati: il Platt’s benzina è diminuito di 2,3 eurocent/litro e quello del gasolio di 2,8 eurocent, ma il prezzo alla pompa è diminuito per ambedue i prodotti di soli 1,3 eurocent. E’ esattamente il contrario di quanto avvenuto nella settimana precedente, quando il prezzo alla pompa diminuì del doppio della flessione registrata sul mercato internazionale.” afferma Luca Squeri, Presidente Nazionale FIGISC CONFCOMMERCIO “In base alle chiusure del mercato internazionale dei pro-dotti lavorati di mercoledì e delle quotazioni del greggio di giovedì ci si può ragionevolmente attendere incrementi dei prezzi in misura inferiore ad un eurocent”.

I dati di sintesi –

Per quanto riguarda gli ultimi sette giorni, le quotazioni del greggio hanno registrato variazioni contenute entro i 2 euro/barile (– 1,94), mentre si rileva un apprezzamento del cambio, salito da 1,23 a circa 1,26 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa sono diminuiti, ma in misura pari a circa la metà delle variazioni in diminuzione delle quotazioni internazionali – esattamente l’inverso di quanto successo nella scorsa settimana, in cui il prezzo alla pompa diminuì del doppio del decremento del mercato internazionale: per la benzina il prezzo alla pompa è diminuito solo di 1,3 eurocent/litro contro una flessione di 2,3 eurocent del Platt’s CIF Mediterraneo, per il gasolio, la diminuzione alla pompa è stata sempre di 1,3 eurocent/litro, contro una flessione di 2,8 eurocent della quotazione internazionale di questo prodotto. Nel panorama europeo dei prezzi, tuttavia, l’Italia migliora le proprie posizioni scendendo dall’ottavo al nono posto per la benzina e dal quinto al sesto posto per il gasolio, in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro, e la diminuzione dei prezzi rispetto alla rilevazione precedente è doppia rispetto alla media comunitaria.

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