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APPELLO URGENTE A GOVERNO, COMPAGNIE E RETISTI – 2

Prot. 41/2020 – Roma, 9 marzo 2020
COMUNICAZIONE URGENTE a mezzo posta elettronica e PEC
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte
Al Ministro della Salute, On. Roberto Speranza
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Stefano Patuanelli
Al Presidente di Unione Petrolifera, Ing. Claudio Spinaci
Al Presidente di Assopetroli/Assoenergia, Dott. Andrea Rossetti
Agli Amministratori Delegati di tutte le compagnie petrolifere
LORO SEDI

Oggetto:

EMERGENZA SANITARIA. RETE DISTRIBUZIONE CARBURANTI. RICHIESTA
URGENTE DI PRESIDI MEDICI E SOSTEGNO ECONOMICO.
Egregi Presidenti, egregi Ministri, egregi Signori,
senza alcuna inutile enfasi e pur avendo piena consapevolezza delle numerose emergenze e delle molteplici priorità cui il Governo del nostro Paese, nel suo complesso, è chiamato a fare fronte, le scriventi Federazioni ritengono loro motivata responsabilità rimettere alla riflessione di ciascuno di Loro la necessità dell’adozione di alcuni – a nostro avviso indifferibili – interventi tesi a salvaguardare l’opera di decine di migliaia di piccole imprese di gestione e dei loro addetti che, nonostante incertezze e preoccupazioni, continuano a garantire, anche all’interno delle zone rosse, il servizio pubblico essenziale della distribuzione di carburanti ed energia, indispensabile a consentire la mobilità di cittadini, di merci di ogni genere e dei collegamenti in tutte le parti del Paese.
A questo scopo, si richiede, in primo luogo, che tutti i punti vendita – a cominciare da quelli ricadenti nella zona rossa – siano riforniti di ogni presidio medico (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) necessario a proteggere quanto più possibile dal contagio sia le decine di migliaia di addetti che i milioni di automobilisti che, per motivi professionali o privati, quotidianamente si riforniscono di carburanti sulla rete.
Per altro verso, stanti le inevitabili e per molte ragioni temporaneamente auspicabili contrazioni dei consumi, appare indispensabile, da un lato, l’adozione di provvedimenti normativi che consentano anche alle piccole imprese di gestione di beneficiare della sospensione degli adempimenti fiscali previsti o in previsione per altre categorie di contribuenti e, per l’altro, del diretto sostegno economico delle aziende titolari degli impianti –
compagnie petrolifere e retisti indipendenti – in termini di sospensione dei pagamenti delle forniture dei carburanti e dei canoni relativi alle attività cosiddette “non oil”.
Infine, più nel dettaglio, ma non per questo meno urgente, appare essenziale – per manifesti motivi di forza maggiore che rendono irrisolvibili gli ancora esistenti impedimenti strutturali- che sia immediatamente varato un provvedimento che posticipi la ormai prossima entrata in vigore di quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, del d.lgs. n. 127 del 2015 e successive modificazioni, in tema di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri.
Per quanto riguarda la viabilità autostradale – che registra perdite di erogato oltre il 50%- e nella quale sono occupati migliaia di addetti le scriventi chiedono che il Governo intervenga per rendere immediatamente fruibile l’utilizzo dello strumento della cassa integrazione e, nello stesso tempo, che solleciti le società Concessionarie a
trasferire alle imprese di gestione il 60% delle royalties versate dagli affidatari.
Su questo tema specifico le scriventi Federazioni intendono sensibilizzare le compagnie petrolifere ad adoperarsi affinchè questa misura straordinaria venga attuata nel minor tempo possibile e vengano messe a disposizione delle gestioni le risorse necessarie ad assicurare la regolarità dello svolgimento del pubblico servizio.
Le scriventi Federazioni confidano nella sensibilità di ciascuno di Loro e rimangono a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento, in attesa del richiesto cortese riscontro.

FAIB CONFESERCENTI – FEGICA CISL – FIGISC/ANISA CONFCOMMERCIO