FIGISC – Smartphone

VENDITA PER ASPORTO SI, NO, MAH……

 

Prot. n. 6067.11/2020 ML/ac
Roma, 5 maggio 2020
Al Presidente del Consiglio
Prof. Giuseppe Conte
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Sen. Stefano Patuanelli

Oggetto:

Incongruenze vendita per asporto nei Bar della rete carburanti su viabilità ordinaria

Illustre Presidente, gentile Ministro,
le scriventi Federazioni dei gestori carburanti Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc Confcommercio evidenziano che il susseguirsi di provvedimenti di emergenza relativi alla grave crisi determinata dal Covid- 19 sta causando sulla rete di distribuzione carburanti gravi incongruenze, disparità di trattamento, asimmetrica applicazioni di norme con grave pregiudizio per le attività economiche delle gestioni già messe in ginocchio, con perdite del 90% dell’erogato medio giornaliero e vendite insufficienti a garantire la normale gestione dei punti vendita carburanti.
A questa crisi già grave si aggiunge ora il disposto del DPCM 26 aprile 2020, con cui sono state previste “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, che stabilisce, all’art. 1, comma 1, lett. aa), che sono ancora sospese, almeno fino al 17 maggio, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, ma, dal 4 maggio, viene ammessa la ristorazione con asporto, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.
Se ne deduce che dal 4 maggio i bar potranno vendere per asporto i prodotti alimentari normalmente somministrati e le bevande.
Senonché, la successiva lettera bb) continua a prevedere che “sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (…) nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali (…).

Tale previsione sembrerebbe, immotivatamente, porre per il settore della distribuzione dei carburanti un regime specifico, che consentirebbe la vendita per asporto ai soli bar situati lungo le autostrade, escludendo quelli posti nelle stazioni ed aree di servizio della rete ordinaria. Per le scriventi ciò rappresenta una discriminazione infondata e senza alcuna motivazione, atteso che le aree di servizio lungo la rete ordinaria sono ben in grado di garantire, meglio anche di altri, in ragione dei grandi piazzali di cui dispongono, le prescrizioni in ordine al distanziamento sociale.

Le scriventi dicendosi certi che si tratti di un mero errore di trasposizione della norma preesistente nella stesura del nuovo DPCM del 26 aprile, chiedono un rapido intervento per dissipare ogni dubbio sulla possibilità che anche i bar e gli esercizi della somministrazione di alimenti e bevande posti nelle stazioni ed aree di servizio della distribuzione dei carburanti posta su rete ordinaria possono, da subito, effettuare la ristorazione con asporto, come tutti gli altri bar ed esercizi di somministrazione, non ravvisandosi motivi per cui debbano farsi eccezioni per una categoria che sta già patendo fortemente le conseguenze economiche dell’emergenza.
In attesa di un gentile e rapido riscontro porgono cordiali saluti

Il Presidente FAIB Martino LANDI

il Presidente FEGICA Roberto DI VINCENZO

Il Presidente FIGISC Bruno BEARZI