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GESTORI CARBURANTI IN SCIOPERO DAL 14 DICEMBRE

COMUNICATO STAMPA DEL 3.12.2020
CARBURANTI. DAL 14 SERA DISTRIBUTORI IN SCIOPERO PER 48 ORE.
I GESTORI: GARANTIAMO SERVIZIO ESSENZIALE, SOSTENENDO COSTI E CON VENDITE IN PICCHIATA, MA IL GOVERNO CI ESCLUDE DAI “RISTORI”.

Dalla sera del 14 dicembre prossimo e per 48 ore, gli impianti di distribuzione carburanti, sia in rete ordinaria che su viabilità autostradale, saranno chiusi per sciopero.
Lo annunciano in un comunicato congiunto le Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
La decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi “Decreti Ristori”.

Come è noto, la distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale, dovendo garantire, pur nelle attuali come già nelle passate circostanze emergenziali, la continuità e regolarità dell’attività, nell’interesse della collettività, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci.
Ne consegue che i Gestori, oltre a subire contrazioni drammatiche del proprio fatturato per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno, non hanno alcuna possibilità di contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l’attività di distribuzione a disposizione del pubblico.
Ciò che, già in questi giorni, sta causando sul territorio chiusure incontrollate e forzate, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti.

Si tratta di considerazioni che il Governo conosceva perfettamente ancor prima dell’emergenza e che con l’inizio della pandemia si sono ulteriormente aggravate, ma che il Ministro Patuanelli resosi latitante sin dal suo insediamento, sembra aver deciso di non prendere in alcuna considerazione nemmeno nella fase attuale, continuando a mostrare una sgradevole quanto immotivata volontà punitiva verso la Categoria, che è ancora in attesa, da luglio scorso dei suoi Decreti attuativi che avrebbero consentito ai gestori di beneficiare concretamente di provvedimenti assunti nella fase precedente.

Nella consapevolezza che una tale azione di protesta potrebbe causare ulteriori disagi al Paese – conclude la nota sindacale – anche per l’imminente periodo di festività, la Categoria è comunque impegnata a sollecitare il Governo perché assuma impegni che appaiono del tutto equi e ragionevoli.