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LA RAI PUBBLICA ADESSO SPONSORIZZA LE POMPE BIANCHE ?

Clamorosa turbativa del mercato condotta dal servizio pubblico televisivo: che altro è, infatti, se non questo ciò che compare a Unomattina, ore 7:29 di oggi, in cui con la scusa di consigliare l’automobilista su “come risparmiare su benzina e gasolio”, nel tabellone delle istruzioni per l’uso campeggia il “consiglio” di “rifornirsi presso le ‘pompe bianche’ no logo”?

Pompe bianche che, aggiunge il conduttore, “sono quelle non famose, quelle prive del logo conosciuto” (ossia il logo “petrolifero”), alle quali viene indirizzato il consumatore con una netta indicazione di preferenza rispetto a tutte le altre offerte della rete di impianti di distribuzione carburanti.

Che la questione dei prezzi dei carburanti (nel marasma dei rincari a tre cifre percentuali di luce e gas) sia tornata prepotentemente alla ribalta non può certo stupire, ma attenzione ai numeri: in un mese esatto il greggio è salito da 68,74 a 79,18 euro/barile, ossia di circa 6,6 cent/litro; di conseguenza anche i prodotti raffinati per autotrazione sono aumentati nel medesimo lasso di tempo di 7,7 cent/litro per la benzina e di 9,7 per il gasolio, importi cui va aggiunta l’IVA portando il delta, rispettivamente per i due prodotti, a 9 ed a 12 centesimi. Sempre nello stesso intervallo il prezzo medio self alla pompa è aumentato di 6,3 cent/litro per la benzina e di 7,3 per il gasolio, ossia meno di quanto atteso dal rincaro dei fondamentali di mercato.

Ed in questo contesto come regge il confronto paragonando i prezzi? Le pompe “non bianche” segnalano aumenti tra 6,8 e 7,4 cent/litro per il self, quelle “bianche” tra 5,2 e 6,5 a seconda dei prodotti: una differenza che su 30 litri di rifornimento è pari a meno di un euro! Confrontiamo direttamente i prezzi di questi giorni? Benzina: self marchi petroliferi: 1,757 euro/litro, pompe bianche 1,727, delta prezzo 3 cent/litro o 0,900 euro per 30 litri; gasolio self: 1,624 euro/litro contro 1,599, delta prezzo 2,5 cent/litro o 0,750 euro per 30 litri!

Ce n’è abbastanza per sostenere quello che sostiene Unomattina? Francamente, è una forzatura non solo sotto il profilo informativo, ma soprattutto sotto quello della neutralità del servizio pubblico che non può dare assist al mercato in maniera così smaccata e non professionale in favore di una parte contro un’altra.

E, parlando di “pompe bianche, senza voler certo generalizzare, aggiungiamo che, stante il grande inquinamento del comparto petrolifero da parte dell’illegalità fiscale, non tanto noi, quanto lo Stato e le sue Agenzie hanno più volte sostenuto come proprio in quel segmento si annidino elusione e contraffazione dei prodotti per acquisire vantaggi competitivi sul mercato.

Non ci interessa difendere quelli che si definiscono grezzamente “petrolieri“, ma dall’altra parte, nel “non bianco” ci stanno anche famiglie e dipendenti del benzinaio, un imprenditore anomalo per il quale il fornitore determina il prezzo a cui acquista e rivende il prodotto, riservandosi di venderlo a prezzi più vantaggiosi agli operatori indipendenti (retisti, pompe bianche, grande distribuzione), riservandogli un margine di circa 3,5 cent/litro per pagarsi costi e lavoro che l’aumento dei costi energetici – tra l’altro assieme alla concorrenza sporca – sta rapidamente trainando verso il fallimento, e a cui non serve certo che il servizio pubblico faccia discriminazioni distogliendo vendite.

Resta un solo commento: vergogna!

Vergogna per la cattiva disinformazione, per la discriminazione ed i danni inferti al più debole!