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LA STRAORDINARIA ARITMETICA DEL “CARTELLO” (CHE PER ORA NON C’È PIÙ)

Il Titolare del MIMIT non perde occasione per magnificare i risultati del cartello del prezzo medio: “il prezzo medio nazionale della benzina rilevato sulla rete stradale è di 1,81 euro al litro, lo stesso valore registrato dal 17 al 19 maggio, il più basso dall’inizio dell’anno. Negli ultimi due mesi, il costo per litro della benzina è diminuito di quasi 20 centesimi e quello del gasolio di circa 15 centesimi”. A far abbassare il prezzo “ha contribuito anche l’esposizione del prezzo medio, che ha portato a un contenimento del margine di distribuzione. I margini delle società petrolifere si sono ridotti di 9 centesimi rispetto a un anno fa”.

Può essere che il cartello abbia fatto miracoli, ma, almeno dall’11 novembre – ossia dopo che il TAR del Lazio ha annullato il decreto MIMIT sul cartello stesso (e quindi sia stato conseguentemente azzerato dei suoi dati presso i punti vendita)non si sa come possa avere continuato ad esercitare la sua grazia. Tuttavia, i prezzi sono diminuiti ugualmente: la benzina è scesa di 0,022 €/litro (ossia da 1,835 a 1,813 dal 10.09 al 24.11), il gasolio di 0,029 (da 1,821 a 1,792). Mistero!

In una cosa, però, il Ministro ha ragione: dal 24 settembre al 24 novembre i prezzi sono diminuiti, portandosi da 1,999 a 1,813 per la benzina (-0,186 €/litro, o 19 cent), da 1,937 a 1,792 per il gasolio (-0,145 €/ litro, o 14-14 cent). Che si tratti di un effetto taumaturgico del cartello ci permettiamo di dubitare.

Cos’è che fa cambiare il prezzo alla pompa? O le accise, o il costo del prodotto (c.d. Platt’s CIF Med, quotazione del prodotto raffinato) ed il margine industriale lordo (che copre i costi e remunera il sistema distributivo; la seconda e la terza componente sommate formano il prezzo industriale.

A ognuno di questi tre fattori, inoltre, va sommata l’IVA che graverà in sommatoria sul prezzo complessivo alla pompa.

In questi due mesi l’accisa (e quindi anche la relativa IVA) è rimasta stabile, quindi zero effetto sulle variazioni del prezzo al consumo; non così, invece, la componente del costo prodotto o Platt’s, che è calato (sempre con IVA) di 0,173 €/litro per la benzina e di 0,142 per il gasolio; anche il margine è calato, sia pure molto meno, e cioè (sempre con IVA) di 0,013 €/litro per la benzina e di -0,003 per il gasolio. Siccome il prezzo della benzina è sceso contemporaneamente di -0,186 €/litro, possiamo dire che a questa diminuzione ha contribuito per il 93,14 % la discesa del Platt’s e per il residuo 6,86 % la contrazione del margine industriale; e, dato che il prezzo del gasolio è sceso di -0,145 €/litro, possiamo tranquillamente affermare che a questa diminuzione ha contribuito per il 97,60 % il calo del Platt’s e per il 2,40 % quello del margine industriale.

Come si vede dalle tavole successive, il contributo del calo del margine al calo dei prezzi è piuttosto marginale e se il calo del margine fosse il vero core business del miracolo del cartello, ben misero miracolo sarebbe.

BENZINA SELF – VARIAZIONI DEL PREZZO E DEI FATTORI – €/LITRO

Prezzo e fattori

24.09 24.11 Variazione

Contributo dei fattori

al calo del prezzo

Prezzo self alla pompa

1,999

1,813

-0,186

Accisa ivata

0,889

0,889

=0,000

0,00%

Platt’s ivato

0,847

0,673

-0,173

93,14%

Margine ind.le ivato

0,264

0,251

-0,013

6,86%

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

GASOLIO SELF – VARIAZIONI DEL PREZZO E DEI FATTORI – €/LITRO

Prezzo e fattori

24.09 24.11 Variazione

Contributo dei fattori

al calo del prezzo

Prezzo self alla pompa

1,937

1,792

-0,145

Accisa ivata

0,753

0,753

=0,000

0,00%

Platt’s ivato

0,931

0,789

-0,142

97,60%

Margine ind.le ivato

0,253

0,249

-0,003

2,40%

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

Sulla questione del cartello come deterrente a marginalità industriali eccessive, è bene gettare un occhio alle marginalità medie mensili da giugno a novembre (per quest’ultimo mese, non intero, fino al 24), come dalle due seguenti tavole: si nota che, per la benzina, da agosto a settembre all’aumento del Platt’s corrisponde anche un aumento del margine, ad ottobre il Platt’s cala ed il margine sale di molto, a novembre, infine, calano sia il Platt’s sia il margine; per il gasolio, da agosto a settembre cresce il Platt’s e cala un po’ il margine, ad ottobre e novembre cala il Platt’s e cresce il margine.

Di fronte a questi movimenti contrastanti tra i due fattori del prezzo industriale, si può sostenere che il cartello abbia influito sul prezzo in senso “calmieratore”? In buona fede, assai difficile!

BENZINA SELF – PREZZO E FATTORI MEDIE MENSILI – €/LITRO

Prezzo e fattori

GIU LUG AGO SET OTT

NOV (*)

Prezzo self alla pompa

1,840

1,863 1,940 1,984 1,921

1,838

Accisa ivata

0,889

0,889 0,889 0,889 0,889

0,889

Platt’s ivato

0,704

0,736 0,813 0,847 0,723

0,698

Margine ind.le ivato

0,247

0,238 0,239 0,249 0,309

0,251

(*) Novembre dall’1 al 24

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

GASOLIO SELF – PREZZO E FATTORI MEDIE MENSILI – €/LITRO

Prezzo e fattori

GIU LUG AGO SET OTT

NOV (*)

Prezzo self alla pompa

1,680

1,709 1,831 1,908 1,899

1,824

Accisa ivata

0,753

0,753 0,753 0,753 0,753

0,753

Platt’s ivato

0,686

0,726 0,864 0,930 0,900

0,815

Margine ind.le ivato

0,241

0,230 0,214 0,225 0,245

0,256

(*) Novembre dall’1 al 24

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

Volendo tuttavia trovare a tutti i costi di dare almeno qualche ragione al MIMIT, sul fatto che “I margini delle società petrolifere si sono ridotti di 9 centesimi rispetto a un anno fa”, ci si è rifatti ai dati del 24.11.2022 (quando peraltro le accise erano ancora al livello successivo al taglio di marzo, ossia, con IVA, inferiori di 0,305 €/litro all’attuale misura).

BENZINA SELF – CONFRONTO 24.11.2023 VS/ 24.11.2022

Prezzo e fattori

24.11.22 24.11.23

Variazione

Prezzo self alla pompa

1,685

1,813

+0,128

Accisa ivata

0,584

0,889

+0,305

Platt’s ivato

0,804

0,673

-0,131

Margine ind.le ivato

0,297

0,251

-0,046

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

GASOLIO SELF – CONFRONTO 24.11.2023 VS/ 24.11.2022

Prezzo e fattori

24.11.22 24.11.23

Variazione

Prezzo self alla pompa

1,779

1,792

+0,013

Accisa ivata

0,448

0,753

+0,305

Platt’s ivato

1,008

0,789

-0,218

Margine ind.le ivato

0,323

0,249

-0,074

Fonte: MIMIT Opendata – Il prezzo alle 8

Come si può osservare dalle tavole precedenti, il prezzo attuale è superiore di +0,128 €/litro per la benzina e di solo +0,013 per il gasolio rispetto esattamente ad un anno fa; l’accisa ivata, come già detto sopra, è aumentata di +0,305 €/litro, con ciò azzerando ad abundantiam qualunque altra contrazione degli altri due fattori del prezzo; fattori che sono cambiati in ribasso di -0,131 €/litro per la benzina e di -0,218 per il gasolio per il costo del prodotto o Platt’s, e, infine di -0,046 €/litro per il gasolio e di -0,074 per la benzina, ossia 1) meno del -0,090 riferito dal MIMIT, 2) il calo del prezzo industriale (somma di Platt’s e margine) è dovuto al 75 % al calo del Platt’s e solo al 25 % al calo del margine.

Anche in questo caso – 1) esagerazione quantitativa a parte (9 cent non è il numero giusto!), 2) omissione sulle accise a parte (se il prezzo della benzina è più alto di un anno fa e quello del gasolio è quasi uguale, il problema è quello dell’aumento delle accise) -, non è proprio il cartello ad influire su dinamiche che nel mercato da sempre funzionano autonomamente.

L’interazione tra fattore Platt’s e fattore margine avviene normalmente per contrapposizione tra i due fattori; quando il costo del prodotto cresce, il margine diminuisce, e si avrà una diminuzione del prezzo, e viceversa; in periodi eccedenti la normalità, quando cioè le tendenze del costo del prodotto sono sotto stress incrementale (come avvenuto, ad esempio, dopo l’inizio della guerra in Ucraina), il margine non può essere abbassato oltre un certo limite per non compromettere la stabilità della copertura dei costi.

Queste dinamiche, e non già improbabili cartelli statistici, determinano – al di fuori del fattore accise – il prezzo finale.