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PREZZI EUROPA ED ITALIA: DA 20 ANNI LA DIFFERENZA SONO IMPOSTE

I PREZZI NELL’UNIONE EUROPEA: UN BILANCIO DAL 2005 AL 2023

FIGISC ANISA ha elaborato a fine dicembre un overview sui prezzi annui dei carburanti e dei loro fattori nell’Unione Europea, sviluppando l’analisi per un periodo abbastanza prolungato di quasi venti anni dal 2005 al 2023, sulla base dell’archivio delle rilevazioni effettuate ogni settimana dalla Commissione Europea nel Weekly Oil Bulletin.

I dati riguardano una media di 27 Paesi membri: dal 2005 al 2007 i membri dell’Unione erano in tutto 25, dal 2008 al 2012 – con l’entrata di Bulgaria e Romania – salirono a 27 e dal 2013 – in forza dell’ingresso della Croazia – al 2019 arrivarono a 28; con la Brexit dal 2020 al 2023 il numero totale è ritornato a 27; la media dei Paesi membri dal 2005 al 2023 risulta, pertanto, pari a 27.

CLASSIFICHE DEL PREZZO DI VENDITA

Nella media del periodo complessivo, il prezzo di vendita ITALIA della benzina è collocato al 4° prezzo più elevato nell’Unione (al 6° nel 2023), quello del gasolio al 3° (al 4° nel 2023).

Dal 2005 al 2023 il prezzo della benzina nella media comunitaria è cresciuto di un +56,86 % e del +53,08 % per l’Italia; il prezzo del gasolio nella media comunitaria è cresciuto di un +68,65 % e del +62,30 % per l’Italia.

Il prezzo medio dell’intero periodo di diciannove anni nella UE è stato di 1,334 €/litro per la benzina e di 1,254 per il gasolio; il dato Italia è di 1,527 €/litro per la benzina e di 1,419 per il gasolio; il delta tra il prezzo medio Italia e quello medio UE risulta pertanto di +0,193 per la benzina e di +0,165 €/litro per il gasolio.

Nel 2023 il delta è pari a +0,219 €/litro per la benzina ed a +0,176 per il gasolio.

CLASSIFICHE DELLE IMPOSTE

Nella media dal 2005 al 2023, le imposte totali (accisa + IVA) ITALIA della benzina si sono collocate al 5° carico fiscale più elevato nell’Unione (nel 2023 al 3°), quelle del gasolio al 3° (nel 2023 al 1°).

Dal 2005 al 2023 il carico fiscale nella media comunitaria è cresciuto di un +32,96 % e del +39,03 % per l’Italia; quello del gasolio nella media comunitaria è cresciuto di un +45,27 % e del +57,89 % per l’Italia.

Il carico fiscale medio dell’intero periodo nella UE è stato di 0,753 €/litro per la benzina e di 0,625 per il gasolio; il dato Italia è di 0,932 €/litro per la benzina e di 0,785 per il gasolio; il delta tra il carico fiscale Italia e quello medio UE risulta pertanto di +0,178 per la benzina e di +0,160 €/litro per il gasolio.

Nel 2023 il delta è pari a +0,230 €/litro per la benzina ed a +0,219 per il gasolio.

CLASSIFICHE DEL PREZZO INDUSTRIALE

Nella media dal 2005 al 2023, il prezzo industriale (costo del raffinato + costi e margini del sistema distributivo) ITALIA della benzina si è collocato alla 9^ posizione più elevata nell’Unione (nel 2023 alla 17^), quello del gasolio tra la 10^ e l’11^ (nel 2023 alla 23^).

Da inizio a fine periodo il prezzo industriale nella media comunitaria è cresciuto di un +92,87 % e del +76,82 % per l’Italia; quello del gasolio nella media comunitaria è cresciuto di un +93,74 % e del +67,12 % per l’Italia.

Il prezzo industriale medio dell’intero periodo nella UE è stato di 0,581 €/litro per la benzina e di 0,629 per il gasolio; il dato Italia è di 0,595 €/litro per la benzina e di 0,634 per il gasolio: il delta tra il prezzo industriale Italia e quello medio UE risulta pertanto di +0,015 per la benzina e di +0,005 €/litro per il gasolio.

Nel 2023 il delta è negativo e pari a -0,011 €/litro per la benzina ed a -0,043 per il gasolio.

Sulle medie del prezzo industriale bisogna considerare che, dal momento che esso incorpora sia il costo del prodotto raffinato che i costi e margini del sistema distributivo, la componente del costo dei raffinati ha un diverso peso a seconda dell’area europea di riferimento (mercato Mediterraneo e mercato Rotterdam): sul mercato di Rotterdam, infatti, le quotazioni di riferimento risultano più elevate che sul mercato Mediterraneo, circostanza che influenza il calcolo del delta rispetto alla media comunitaria.

Dalla elaborazione dei dati relativi al prezzo di vendita, alle imposte ed al prezzo industriale, si può sinteticamente osservare per lo specifico caso ITALIA che:

  • nell’arco dell’intero periodo 2005-2023, a determinare il delta sulla media europea del prezzo della benzina (+0,193 €/litro) sono in grandissima parte (il 92,22 %) le imposte (delta di +0,178 €/litro) e solo in minima parte (7,78 %) il prezzo industriale (delta di +0,015 €/litro); per il delta del prezzo del gasolio (+0,165 €/litro), le imposte sono determinanti in misura ancora maggiore che per la benzina (il 96,97 % con un delta di +0,160 €/litro), mentre il prezzo industriale pesa in misura minore (ossia per il 3,03 % con un delta di +0,005 €/litro);
  • per l’anno 2023, a determinare il delta sulla media europea del prezzo della benzina (+0,219 €/litro) sono ancora le imposte (delta di +0,230 €/litro) con un peso del 105,02 %, ossia maggiore del delta del prezzo di vendita e con un delta negativo di -0,011 €/litro del prezzo industriale; per il delta del prezzo del gasolio (+0,176 €/litro), le imposte (delta di +0,219 €/litro) sono ancora maggiormente determinanti con un peso del 124,43 %, ovvero superiore al delta del prezzo di vendita, mentre il delta del prezzo industriale è ancora più negativo di quello della benzina, ossia pari a -0,043 €/litro.

CARICHI FISCALI DISOMOGENEI NEL TERRITORIO DELL’UNIONE

I dati relativi alla fiscalità dell’anno 2023 evidenziano un elevato grado di disomogeneità tra i vari Paesi membri in relazione al carico fiscale applicato sui carburanti – ma si tratta di una situazione consolidata negli anni – e un posizionamento dell’Italia ai primissimi posti del “podio” impositivo:

  • l’IVA media comunitaria è pari al 21,43 %, ma vi sono ben dieci punti di aliquota tra la massima del 27 % vigente in Ungheria e la minima del 17 % vigente in Lussemburgo; l’Italia si pone in prossimità, ancorché lievemente superiore, della media con il 22 %;
  • le accise sulla benzina si collocano nella media comunitaria su 0,544 €/litro, ma anche in questo caso il divario tra il massimo (0,821 €/litro in Olanda) ed il minimo (0,350 €/litro in Ungheria) è amplissimo (0,471 €/litro); l’Italia, con 0,728/litro, si colloca nella seconda posizione partendo dalla più alta;
  • le accise sul gasolio, a loro volta, si collocano nella media comunitaria su 0,435 €/litro, ed anche in questo caso il divario tra massimo (0,617 €/litro in Italia) e minimo (0,323 €/litro in Polonia) è significativo (0,294 €/litro); l’Italia, come già osservato, con 0,617 €/litro, si colloca nella prima posizione sempre partendo dalla più alta.