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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 08.11.2019 – N. 41/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN SU NEI PROSSIMI 4 GIORNI [+0,5€C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 63,1 % PER LA BENZINA E PER IL 58,3 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,0 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ: «Nel corso della settimana dal giovedì precedente 31/10 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +2,78 euro/ barile [ossia dai 53,45 ai 56,23 euro/barile, con una media di 55,55 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN APPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,1122 dollari per euro contro la media di 1,1109 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +1,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,435 a 0,450 euro/litro, con una media settimanale di 0,450] e SALITA di +2,0 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,393 a 0,413 euro/litro con una media settimanale di 0,411] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +1,8 E DI +2,4 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 31 ottobre  SONO variati di +0,2 cent/litro per la benzina e di +0,2 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a +0,2 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a +0,2 cent/litro e pari a +0,2 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,2), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a +0,1 cent/litro per la benzina ed a +0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A +0,2 cent/litro per la benzina ed a +0,2 cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a +0,2]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +1,8 cent/litro per il gasolio e +2,4 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono diminuiti di circa -0,6 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.

Non vi sono verifiche da rilevare rispetto alle nostre previsioni per i primi quattro giorni della settimana, in quanto, per la festività ricorrente venerdì 1° novembre la pubblicazione non è uscita.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 28,8/ 30,7 cent/litro in modalità “servito” e di 12,3/15,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 8 ottobre 2019], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +1,7 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +0,4 cent/litro e di -0,2 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -0,8 cent/litro per la benzina e di -0,6 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,5 CENT/ LITRO IN PIÙ.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 4 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,4 cent/litro per la benzina e +20,3 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,0] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 63,08 % e per il 58,34 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 4 NOVEMBRE 2019 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,8 cent/litro [tra un minimo di 10,6 per la modalità “self” (10,4 per la benzina e 10,6 per il gasolio) ed un massimo di 15,7 per la modalità “servito” (14,3 per la benzina e 16,0 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,5 cent/litro [tra un minimo di 13,1 per modalità “self” (13,1 per la benzina e 13,1 per il gasolio) ed un massimo di 30,4 per modalità “servito” (27,0 per la benzina e 31,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di -0,1 cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di ZERO cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 23 ottobre al 29 ottobre [+ 11,9 cent/litro su rete “colorata” e +17,5 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,6 cent/litro (16,1 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,7 cent/litro (18,2 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 23 ottobre al 29 ottobre, rispettivamente, i valori erano +9,7 e +10,8 cent/litro); quello del metano è più alto di 6,9 cent/litro (7,0 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 7,7 cent/litro (7,9 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 23 ottobre al 29 ottobre, rispettivamente, i valori erano +6,7 e +10,0 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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