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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 22.02.2019 – N. 08/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN AUMENTO I PROSSIMI GIORNI [+1,0/1,2€C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 64,6 % PER LA BENZINA E PER IL 58,6 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,3 €C/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, nuovo Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ALMENO ENTRO 1,0/1,2 CENT/LITRO IN PIÙ: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 07/02 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è SENSIBILMENTE AUMENTATO con una variazione di +1,77 euro/litro [dai 57,30 ai 59,07 euro/barile, con una media di 58,77 nel corso della settimana] IN FUNZIONE DI UN cambio euro/dollaro QUASI STABILE [con media settimanale pari a 1,1300 dollari per 1 euro contro 1,1317 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è AUMENTATA di +1,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,454 a 0,469 euro/litro, con una media settimanale di 0,466] ed AUMENTATA di +2,9 cent/litro, per la benzina [ovvero da 0,364 a 0,393 euro/litro con una media settimanale di 0,382] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +1,8 E +3,5 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 14 febbraio SONO variati di +1,5 cent/litro per la benzina e di +1,6 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A +1,6 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a +1,6 cent/ litro e pari a +1,7 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +1,7), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a +1,2 cent/litro per la benzina ed a +1,4 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +1,3), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, variazione pari a +1,6 cent/litro tanto per la benzina che per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a +1,6]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +1,8 cent/litro per il gasolio e +3,5 per la benzina] non hanno avuto piena incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni minori, mentre i margini lordi industriali sono calati (-1,0 cent/litro) rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni per venerdì scorsoPREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI ALMENO ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ»], sono state confermate nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 14/02, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, AUMENTATI per la benzina di +0,9 cent/litro e per il gasolio di +1,0 cent /litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a +1,0 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self sono AUMENTATI di +1,0 cent/litro per la benzina e di +1,1 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +1,1], nella modalità “servito sono AUMENTATI di +0,8 cent/litro per la benzina e di +0,9 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +0,9 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliatirisulta pari a +0,5 cent/litro per la benzina ed a +0,6 per il gasolio [media ponderale eguale a +0,6 cent/litro]. Nel corso della settimana si sono consolidate in funzione del trend costantemente rialzista delle quotazioni internazionali.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 27,2/ 30,5 cent/litro in modalità “servito” e di 10,9/14,4 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 22 gennaio 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +3,3 cent/litro mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +5,4 cent/litro e di +4,3 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +2,8 cent/litro per la benzina e di +3,3 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI ALMENO ENTRO 1,0/1,2 CENT/LITRO IN PIÙ.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 18 febbraio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,6 cent/litro per la benzina e +20,6 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,3] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 64,60 % e per il 58,56 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 18 FEBBRAIO 2019 SIA LA BENZINA CHE IL GASOLIO HANNO IL TERZO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 13 febbraio al 19 febbraio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 10,7 cent/litro [tra un minimo di 9,4 per la modalità “self” (9,6 per la benzina e 9,4 per il gasolio) ed un massimo di 14,3 per la modalità “servito” (14,0 per la benzina e 14,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,4 cent/litro [tra un minimo di 13,0 per modalità “self” (13,2 per la benzina e 13,0 per il gasolio) ed un massimo di 30,3 per modalità “servito” (29,6 per la benzina e 30,5 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di -0,2 cent /litro su rete “colorata”, di ZERO cent/litro su “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 6 febbraio al 12 febbraio [+10,9 cent/litro su rete “colorata” e +17,4 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 13 febbraio al 19 febbraio, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,4 cent/litro (14,5 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,5 cent/litro (16,5 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 6 febbraio al 12 febbraio, rispettivamente, i valori erano ancora +9,4 e +10,5 cent/litro); quello del metano è più alto di 10,7 cent/litro (10,7 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 11,9 cent/litro (12,4 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 6 febbraio al 12 febbraio, rispettivamente, i valori erano ancora +10,7 e +11,9 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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