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RIDUZIONE ACCISE – FAIB, FIGISC: SERVE LA COMPENSAZIONE DEL VALORE DELLE GIACENZE

COMUNICATO STAMPA DEL 24.03.2022

Il recente D.L. n. 20 del 21 marzo 2022 pubblicata in pari data, sulla G.U. n. 67, che prevede il taglio lineare delle accise di 25 centesimi (+iva), su benzina e gasolio, non prevede al suo interno nessun meccanismo di compensazione.

Ferma restando la condivisione del provvedimento, utile a calmierare il prezzo finale, a nostro avviso, il medesimo non ha tenuto in alcun conto le ripercussioni causate alla categoria dei gestori.

Se esiste un quadro di relazioni particolari, questo è proprio quello che regola il rapporto tra gestore e fornitore/proprietario dell’impianto, dove il secondo determina il prezzo dall’inizio alla fine (dal prezzo a cui il gestore acquista a quello con cui vende al consumatore finale, dietro un compenso fisso di circa 3,5 cent/litro per pagare il proprio lavoro, tutti i costi, la previdenza e le tasse, nonché a sostenere il peso finanziario dell’acquisto di una merce che è sua perché l’ha comperata e pagata).

È palese quindi, che il prodotto presente nei serbatoi dei gestori, ha subito una drastica riduzione del valore (pari a circa 10 volte il suo margine), costringendolo di fatto ad una vendita sottocosto.

Per fare un esempio, a fronte di 20.000 litri di giacenza, la perdita secca è di 5.000 €, che di fatto rappresenta un “prelievo forzoso” dai conti correnti delle nostre aziende, che in un trend di riduzione di erogati, aumento dei costi per l’energia, maggiore esposizione finanziaria derivato dal contestuale aumento dei prodotti, genera l’ennesimo elemento che va a peggiorare il conto economico.

Chiediamo di valutare tutti questi elementi – che “fotografano” la fragilità della categoria – per mettere in atto provvedimenti correttivi per apportare le tutele necessarie, quali stabilire che le “partite” dare/avere tra inizio e fine degli effetti del citato provvedimento siano rese “neutre” tramite una compensazione, che produca, a seconda del caso, un credito oppure un debito di imposta, a fronte della differenza negativa o positiva delle giacenze dichiarate.