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I PREZZI DI QUESTA ESTATE: UN RAFFRONTO DEL PREZZO AD AGOSTO DAL 2016 AL 2025

Il MIMIT lo ha già (il 28.08) detto nei giorni scorsi: l’agosto 2025 ha fatto rilevare i prezzi dei carburanti principali (benzina e gasolio) più bassi degli ultimi quattro anni.

Tuttavia, in estate, stagione di vacanze per gli italiani, non poteva mancare il ritornello sui prezzi che non scendono abbastanza: “Se da un lato le ultime settimane hanno registrato un calo dei prezzi ai distributori, dall’altro i dati confermano che la riduzione non è sufficiente a compensare le dinamiche degli ultimi anni. In particolare, secondo l’elaborazione del Codacons sui listini ufficiali, in cinque anni il gasolio è aumentato del 27%, mentre la benzina è salita del 21,7%.

Quindi adesso si parla di “anni” per sostenere queste tesi, anzi degli ultimi “cinque anni”!

Nel merito – al di là di ribadire che le quotazioni di greggio e raffinati (a quindi dei prezzi finali), ma anche dei tassi di cambio, sono quanto di più volatile si possa immaginare – possiamo dire che i dati di cinque anni fa non sono comparabili con quelli odierni, con buona pace di chi non è evidentemente in grado di elaborare un minimo di analisi seria.

Facciamo un esempio: nell’agosto 2020 (cinque anni fa!) la media della quotazione del greggio era di 37,70 €/barile, nell’agosto 2025 è stata di 58,37, ossia è aumentata del 54,8 %, idem si può dire per le quotazioni dei raffinati sulla piazza del Mediterraneo: per la benzina 0,261 €/litro la media di agosto 2020 contro 0,466 per la media di agosto 2025, con un +78,5 %, per il gasolio 0,267 contro 0,499, con un 86,9 %; passando ai prezzi alla pompa (dati MASE del “prezzo Italia”), la media della benzina in agosto 2020 era di 1,399 €/lt contro 1,702 dell’agosto 2025, +21,7 %, ma media del gasolio 1,285 contro 1,631, +26,9 %. Si aggiunga quanto costa di più da allora l’obbligo di biomiscelazione sui due prodotti: da 0,035 €/lt a 0,070, +100 %.

Come ha già fatto per il mese di luglio, FIGISC ha monitorato i prezzi medi di agosto 2025, confrontandoli con quelli degli anni precedenti (diciamo un lasso temporale di dieci anni), cercando, al di là del semplice confronto, di spiegare il perché di prezzi alti o meno alti.

Secondo i dati ufficiali del MASE, il prezzo Italia self medio di luglio è stato pari a 1,702 €/lt per la benzina e a 1,631 €/lt per il gasolio.

Quanto meno si può dire è che – come a luglio – tali prezzi sono i più bassi rispetto a quelli del mese di agosto del 2022, 2023 e 2024 (come si può vedere dalle tabelle pubblicate più sotto), e che sono superiori a quelli del mese di agosto dal 2016 al 2021.

Pertanto, sono anche superiori alla media del mese di agosto dal 2016 al 2025, che è pari a 1,643 €/lt per la benzina e a 1,535 per il gasolio: più precisamente ad agosto 2025 il prezzo della benzina è più alto della media decennale di agosto di un +3,60 % e quello del gasolio di un +6,29 %.

Per comprendere le motivazioni, occorre analizzare i fattori che compongono il prezzo, ossia le quotazioni sulla piazza Mediterraneo dei raffinati (e, si si vuole, anche quelle del greggio), poi le imposte e, infine, il margine industriale della distribuzione al territorio.

Le quotazioni del greggio Brent di riferimento nell’agosto 2025 sono le più basse degli ultimi cinque anni nello stesso mese, circostanza determinata anche dalle fluttuazioni del tasso di cambio euro/dollaro.

Anche le quotazioni dei raffinati della benzina nell’agosto 2025 sono le più basse degli ultimi quattro anni, ma furono marginalmente più alte anche nell’agosto 2018, per il gasolio sono le più basse degli ultimi quattro anni. Nella media del decennio per il mese di agosto (0,462 €/lt), la quotazione 2025 è più alta di un +0,91 % (0,466), quella del gasolio è più alta di un +0,73 % (0,499 €/lt contro una media di 0,495). Ricordiamo, sul tema, che i valori del 2022 (a causa della guerra in Ucraina) erano straordinariamente elevati: 0,697 €/lt per la benzina, ma addirittura 0,914 per il gasolio.

Le imposte sulla benzina sono le più basse dal 2021, se si eccettua il 2022, anno in cui ad agosto era ancora in vigore il taglio di 0,250 €/lt (0,305 con IVA) – e ciò nonostante il prezzo era di 1,775 €/lt -; l’accisa sulla benzina, si rammenta, è stata ridotta dal 15.05.2025 di 0,015 €/lt; quelle sul gasolio, invece, sono le più alte nell’ultimo biennio a causa dell’aumento di 0,015 dell’accisa sempre dal 15 maggio; anche in questo caso ad agosto 2022 era operativo il taglio sull’accisa della stessa misura di quella sulla benzina, e anche in questo caso il prezzo era parecchio più elevato: 1,786 €/lt.

Sul margine industriale lordo della distribuzione (che non vuole significare “guadagno”, in quanto comprende dentro anche tutti i costi), nell’agosto 2025 esso è più basso dell’anno 2024 per la benzina, ma comunque si colloca sopra la media del decennio (+0,033 €/lt), nell’agosto 2025 anch’esso è più basso dell’anno 2024 per il gasolio, ma si colloca sopra la media del decennio (+0,037 €/lt).

Prima di trarre conclusioni affrettate, bisogna osservare che tra i costi incorporati nel margine industriale è compreso il costo derivante dagli obblighi della biomiscelazione (come già abbiamo fatto osservare più sopra), che, nel decennio, sono saliti da 0,012 €/lt a ben 0,070 nell’ultimo anno.

Conclusivamente, si può dire che nell’estate 2025 per il mese di agosto – come per il mese di luglio – la situazione dei prezzi è la migliore tra gli ultimi quattro mesi di agosto e le ragioni sono quelle connesse alla corretta analisi dei fattori che compongono i prezzi stessi. Confrontarli con dati vecchi di anni è assolutamente strumentale data la macroscopica differenza dei fattori in gioco, i quali, si ribadisce, cambiano continuamente.