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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 19.07.2019 – N. 29/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI IN DISCESA I PROSSIMI 4 GIORNI [-1,0 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,5 % PER LA BENZINA E PER IL 58,0 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,3 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di DISCESA DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI IN ALMENO 1,0 CENT/ LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 04/07 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è DIMINUITO con una sensibile variazione di -3,73 euro/barile [dai 58,95 ai 55,22 euro/barile, con una media di 57,51 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro QUASI STABILE [con una media settimanale pari a 1,1240 dollari per 1 euro contro la media di 1,1244 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SCESA di -2,6 cent /litro per il gasolio [ossia da 0,460 a 0,434 euro/litro, con una media settimanale di 0,449] e CADUTA di -3,8 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,460 a 0,422 euro/litro con una media settimanale di 0,442] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI -3,2 E DI -4,6 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 11 luglio SONO variati di +1,1 cent/litro per la benzina e di +0,9 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A +1,0 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a +1,0 cent/litro e pari a +0,9 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,9), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a +1,0 cent/litro per la benzina ed a +0,8 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,9), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari -0,2 cent/litro per la benzina ed a -0,2 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a -0,2]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -3,2 cent/litro per il gasolio e -4,6 cent/litro per la benzina, per la quasi totalità maturate nelle due ultime chiusure di mercato] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono diminuiti di -1,5 cent/litro rispetto alla media della settimana prece-dente.

Le nostre previsioni per venerdì scorsobenzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ALMENO ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ »], sono state confermate, ma in misura quasi doppia nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 11/07, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, AUMENTATI per la benzina di +1,0 cent/litro ed AUMENTATI per il gasolio di +0,9 cent /litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a +0,9 cent/ litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self sono AUMENTATI per la benzina di +1,0 cent/litro ed AUMENTATI di +0,9 cent /litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti ancora pari a +0,9 cent/litro], nella modalità “servito sono CRESCIUTI  di +0,9 cent/litro la benzina e CRESCIUTI di +0,8 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +0,8 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliatirisulta pari a +0,1 cent /litro per la benzina ed a +0,1 per il gasolio [media ponderale eguale a +0,1 cent/litro], nel corso della settimana consolidate con ulteriore contenuto aumento.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 28,5/ 30,5 cent/litro in modalità “servito” e di 12,8/13,8 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 19 giugno 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -1,1 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +2,6 cent/litro e di +0,7 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +0,8 cent/litro per la benzina e di +0,5 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN DISCESA – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ALMENO ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 15 luglio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,4 cent/litro per la benzina e +20,9 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,4] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,48 % e per il 57,97 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 15 LUGLIO 2019 IL GASOLIO HA IL SECONDO E LA BENZINA HA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 10 luglio al 16 luglio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,1 cent/litro [tra un minimo di 9,8 per la modalità “self” (9,2 per la benzina e 10,0 per il gasolio) ed un massimo di 14,9 per la modalità “servito” (13,1 per la benzina e 15,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,7 cent/litro [tra un minimo di 13,4 per modalità “self” (12,4 per la benzina e 13,6 per il gasolio) ed un massimo di 30,9 per modalità “servito” (28,1 per la benzina e 31,6 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,1 cent/ litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,5 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 3 luglio al 9 luglio [+11,0 cent /litro su rete “colorata” e +17,2 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 10 luglio al 16 luglio, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,4 cent/litro (15,2 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,1 cent/litro (16,5 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 3 luglio al 9 luglio, rispettivamente, i valori erano +9,5 e +10,3 cent/litro); quello del metano è più alto di 9,8 cent/litro (9,9 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 10,9 cent/litro (11,1 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 3 luglio al 9 luglio, rispettivamente, i valori erano +10,7 e +11,8 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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