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REPORT AUTOSTRADE IN CONCESSIONE 2001-2022 – AGGIORNAMENTO 2023

La presente elaborazione si propone come mission di offrire un aggiornamento del Report Autostrade Rete in Concessione 2001-2021, uscito nel mese di agosto 2022, a tutto l’esercizio 2022 – sempre partendo sin dal 2001 – delle principali dinamiche indicative della performance della rete autostradale in concessione, ossia:

  • evoluzione dell’estesa chilometrica;
  • volumi di vendita dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl);
  • evoluzione della rete delle aree di servizio ed erogati medi per punti vendita carburanti;
  • evoluzione delle vendite di beni diversi dai carburanti ed offerta di punti di servizio food&beverage;
  • evoluzione del traffico, o, più precisamente, delle percorrenze chilometriche delle classi di veicoli sulla rete;
  • evoluzione dell’ammontare dei pedaggi;
  • stima delle dinamiche evolutive della spesa complessiva degli utenti per acquisti di carburanti, di altri generi e per pedaggi;
  • stima delle vendite di carburante per chilometri di percorrenza dei veicoli sulla rete;
  • confronto dei prezzi dei carburanti sulla rete autostradale con quelli della rete in generale e relazioni con la dinamica delle vendite;
  • valutazione dello scostamento tra le dinamiche di vendita della rete autostradale e le vendite in generale.

La focalizzazione sulla rete autostradale in concessione (che costituisce un campione di tutta la rete autostradale assai significativo, pari, cioè, ad oltre l’86 % della rete ed a oltre il 91 % delle aree di servizio) trova la sua motivazione in alcuni fatti oggettivi: diventa, infatti, sempre meno sufficiente il dato delle vendite rete segmento autostradale diffuso dal MASE, in dipendenza della progressiva osmosi tra vendite in rete e vendite in extrarete, la cui classificazione non rende distinguibili i volumi venduti in extrarete che rifluiscono sulla rete (aspetto che se vale in generale su tutta la rete, acquista significatività anche su quella autostradale in dipendenza dei new comers operanti con le assegnazioni successive alla definizione del piano di razionalizzazione della rete), cui si aggiunge il fatto che le statistiche MASE non distinguono per il prodotto gpl i volumi venduti in rete ordinaria da quelli in rete autostradale. Dati che, per contro, è possibile reperire dalle statistiche di fine esercizio di AISCAT, che tratta con precisione dei servizi (in offerta di punti vendita, volumi e valori) all’utenza.

Ragioni sufficienti per preferire un esame più dettagliato, sia pure limitato ad un campione ampiamente rappresentativo (ossia la rete in concessione), che uno meno preciso sulla totalità della rete autostradale.

I dati emersi dall’aggiornamento confermano integralmente le analisi già sviluppate in precedenza, rispetto alle quali si confermano tendenze ampiamente note – pur evidenziandosi l’eccezionale anomalia rappresentata dall’anno 2020 per le note limitazioni, più o meno severe, generalizzate o differenziate per territori, apportate alla mobilità ed alle attività di produzione e servizi a seguito dall’emergenza sanitaria COVID-19, che ne hanno enfatizzato ulteriormente le criticità – e , nonostante parziali recuperi dal 2021 al 2022, del tutto non reversibili quali:

  • unico elemento di segno positivo, l’incremento delle percorrenze veicoli-km (+14,17 % nel 2022 sul 2001, +12,38 per i veicoli leggeri e +20,00 per quelli pesanti), sia pure con andamenti controversi (+14,55 % dal 2001 al 2007, -8,79 % dal 2007 al 2012 e +10,77 dal 2012 al 2019), con una flessione di 1,35 punti percentuali dal 2019 al 2022 (per effetto della pandemia 2020), dati che vanno giustapposti alle dinamiche di performance negativa delle vendite;
  • la continua perdita in volume di vendite di carburanti (-72,57 % nell’intero periodo dal 2001 al 2021, – 14,96 % dal 2001 al 2007, -37,04 % dal 2007 al 2012, -39,49 % dal 2012 al 2019, -15,34 % dal 2019 al 2022);
  • la corrispondente flessione dell’erogato medio della rete dei punti vendita (-71,67 % nell’intero periodo dal 2001 al 2021, -16,20 % dal 2001 al 2007, -38,52 % dal 2007 al 2012, -35,86 % dal 2012 al 2019, -14,27 % dal 2019 al 2022) che nell’intero periodo di studio crolla da 10,223 a 2,896 milioni di litri/pv;
  • la progressiva minore efficienza ed insostenibilità gestionale delle AdS: nel 2001 ben 83 aree erano distribuite in tratte con un erogato medio/AdS ³ 15,0 milioni di litri, 141 in tratte con erogato medio tra ³10,0 e <15,0 milioni di litri e 80 in tratte con erogato medio tra ³7,5 e <10,0 milioni di litri, su una rete complessiva di 409 Ads; nel 2022 nessuna tratta evidenza erogati medi di tale consistenza; per contro se nel 2001 solo 3 AdS erano collocati in tratte con erogato medio <3 milioni di litri, nel 2022 il numero degli impianti ubicati in tratte in questa classe di erogato è salito a 266 su un totale di 396 impianti della rete in concessione (si veda la Sezione Seconda del presente Report);
  • la marginalizzazione della rete distributiva autostradale, nella quale, se nel 2001 si erogava ancora il 9,28 % della somma totale di benzina e gasolio (rete autostradale, rete ordinaria ed extrarete), nel 2022 tale quota era crollata al 2,67 %;
  • la palese anomalia che evidenzia nella rete autostradale in concessione nel 2022 rispetto al 2001 una flessione più che quintupla (-72,57 %) rispetto alle dinamiche delle vendite complessive (rete ed extrarete) nel medesimo intervallo temporale (-13,96 %) e che nel periodo dal 2019 al 2022 perde circa 15,34 punti percentuali contro la crescita di +2,09 % della rete senza le autostrade in concessione e di +1,07 % dell’extrarete;
  • l’incremento in valore corrente delle vendite di altri generi (+6,00 % nell’intero periodo dal 2001 al 2022, +26,88 % dal 2001 al 2007, ma -10,24 % dal 2007 al 2012, -6,27 % dal 2012 al 2019, e dal 2019 al 2022 -0,70 %) ma che, rapportato ad una aspettativa di spesa in base alle variabili del tasso cumulato di inflazione e del tasso di variazione del traffico, evidenzia, ad esempio, un gap di 37 punti percentuali in meno, dovuto ad una competitività negativa dei prezzi, gravati da royalty in ragione di aliquote del 20-25 del prezzo a favore dei soggetti Concessionari;
  • l’incremento dei pedaggi (+105,07 % nel 2022 sul 2001), con un incremento della resa da 0,057 a 0,102 euro/km percorrenza, con uno scarto di 21 punti superiore alle dinamiche dell’inflazione, maturato negli anni successivi al 2010;
  • la persistenza di marcati gap concorrenziali del prezzo dei carburanti sulla rete autostradale rispetto al pricing della rete stradale (nel 2022 sui 9-10 centesimi/litro), dovuti anche in questo caso alla competitività negativa dei prezzi, gravati, in ragione di circa 8 cent/litro, da royalty a favore dei soggetti Concessionari.

L’AGCM – Autorità garante della concorrenza e del mercato – ha di recente (in data 07.07.2023) pubblicato le conclusioni della Indagine Conoscitiva IC 54 (PREZZI DEI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE: DINAMICHE CONCORRENZIALI DALL’ESTRAZIONE ALLA DISTRIBUZIONE) avviata con Provvedimento del 24.01.2023.

Nell’executive summary (ma altri passaggi sono contenuti nel corposo testo del documento), AGCM formula il seguente passaggio:

«Dagli approfondimenti condotti nell’ambito dell’IC54 è emerso che:

….

  1. specificamente per la rete autostradale, dove i prezzi dei carburanti risultano sistematicamente più elevati che sulla rete stradale ordinaria, sono emerse criticità in relazione all’attuale modello concessorio, segnatamente le royalty applicate e gli oneri di servizio richiesti ai sub-concessionari: si tratta di condizioni che, tanto più a fronte del trend di diminuzione dei consumi, sono suscettibili di influire sull’efficienza dei servizi e sui prezzi praticati ai consumatori, nonché sulla stessa sostenibilità economica per gli operatori;»

AVVERTENZA

I dati esposti nella presente relazione (non a caso suddivisa in due parti) nella “Sezione Dati Generalisono riferiti all’intera rete in concessione, senza specificazioni relative alle singole tratte, che sono invece oggetto di esposizione nella “Sezione Dati di Dettaglio”.

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