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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 21.06.2019 – N. 25/2019

BEARZI, FIGISC: PREZZI STABILI I PROSSIMI 4 GIORNI [-0,2/+0,2 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,6 % PER LA BENZINA E PER IL 58,0 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,5 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di STABILITÀ DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,2 CENT/ LITRO IN PIÙ OD IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 13/06 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +2,69 euro/barile [dai 54,31 ai 57,00 euro/barile, con una media di 55,20 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN LIEVE DEPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,1247 dollari per 1 euro contro la media di 1,1293 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +1,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,421 a 0,436 euro/litro, con una media settimanale di 0,426] e di +0,4 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,401 a 0,405 euro/litro con una media settimanale di 0,399] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +1,8 E di +0,5 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO IN ITALIA da giovedì 13 giugno SONO variati di -0,7 cent/litro per la benzina e di -0,8 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei con-sumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A -0,8 cent/litro; per la modalità “self, la variazione per la benzina é stata pari a -0,8 cent/litro e pari a -0,8 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari ancora a -0,8), mentre per la modalità “servito, la variazione è pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,6 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,6), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari a ZERO cent/litro per la benzina ed a ZERO cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a ZERO]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +1,8 cent/litro per il gasolio e +0,5 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora integrale incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono diminuiti di +1,2 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni per venerdì scorsoPREZZI TENDENZIALMENTE IN LIEVE CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE DI ALMENO 0,3 CENT/LITRO IN MENO»], sono state confermate ma in misura maggiore nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 13/06, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, DIMINUITI per la benzina di -0,5 cent/litro e per il gasolio di -0,6 cent/litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a -0,6 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self sono DIMINUITI di -0,6 cent/litro per la benzina e di -0,6 cent /litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,6 cent/litro], nella modalità “servito sono DIMINUITI di -0,3 cent/litro per la benzina e di -0,5 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,4 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliatirisulta pari a ZERO cent /litro per la benzina ed a ZERO per il gasolio [media ponderale eguale a ZERO cent/litro]. Nel corso della settimana si sono consolidate ad un lieve ulteriore ribasso.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 34,4/ 34,7 cent/litro in modalità “servito” e di 18,0/18,6 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 21 maggio 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -6,6 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di -8,1 cent/litro e di -7,6 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -3,4 cent/litro per la benzina e di -3,7 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE DI 0,2 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 17 giugno lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,5 cent/litro per la benzina e +21,0 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,5] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,60 % e per il 58,02 % su quello del gasolio».

NELLA RILEVAZIONE DEL 17 GIUGNO 2019 IL GASOLIO HA IL SECONDO E LA BENZINA HA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 12 giugno al 18 giugno i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 10,6 cent/litro [tra un minimo di 9,3 per la modalità “self” (8,9 per la benzina e 9,4 per il gasolio) ed un massimo di 14,4 per la modalità “servito” (12,6 per la benzina e 14,9 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 16,5 cent/litro [tra un minimo di 12,1 per modalità “self” (11,5 per la benzina e 12,2 per il gasolio) ed un massimo di 29,7 per modalità “servito” (27,1 per la benzina e 30,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,4 cent/ litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,5 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 5 giugno all’11 giugno [+10,2 cent /litro su rete “colorata” e +16,0 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 12 giugno al 18 giugno, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,5 cent/litro (15,0 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,5 cent/litro (16,8 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 5 giugno all’11 giugno, rispettivamente, i valori erano +9,6 e +10,6 cent/litro); quello del metano è più alto di 10,2 cent/litro (10,2 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 11,3 cent/litro (11,5 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 5 giugno all’11 giugno, rispettivamente, i valori erano +10,4 e +11,5 cent/ litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».

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